清水寺 - Kiyomizudera (Kyoto) Aprile 2010
箱根, 紅葉 (Hakone), Novembre 2010
富士山、江ノ島から (Monte Fuji da Enoshima), Dicembre 2010
日光, 輪王寺 - Rinno-ji (Nikko), Giugno 2010
清水寺 - Kiyomizudera (Kyoto)
Kyoto, giardino del Kinkaku-ji
増上寺 - Zojo-ji
日光, 輪王寺 (Nikko) Rinno-ji
日光(Nikko)

Senza titolo

mercoledì 27 giugno 2007 12:13 AM scritto da Micchan

"Se ridi, tutto il mondo riderà con te. Se piangi, piangerai da solo." (cit.)

Film: 2001 Space Odyssey di Stanley Kubrick
Musica: Also sprach Zarathustra di Richard Strauss

Follie cinematografiche...

venerdì 22 giugno 2007 10:34 PM scritto da Micchan

Film noiosissimo, Follia di David Mackenzie. E' inutile girare troppo intorno alla questione, è meglio scriverlo da subito. Il regista si diverte, spero per lui, a pescare a piene mani in tutti gli stereotipi del dramma cinematografico del tradimento: la donna insoddisfatta attratta dal misterioso artista psicotico, il marito dedito solo al lavoro e una comunità bacchettona attorno. Senza nessun guizzo di novità rimescola il tutto e ci ripropone una storia che puzza di già visto lontano un miglio e soprattutto non riesce a coinvolgere chi guarda nelle vicende della Natasha Richardson, quantomai anonima. La "follia" che dovrebbe permeare sottilmente il film o dirompere in un boato non è mai presente o mai avvertibile, per la nefasta combinazione di uno script mediocre e di un cast non all'altezza (purtoppo anche Ian McKellen non riesce a risollevare le sorti del suo personaggio). Psicologia da quattro soldi piazzata a uso e consumo di un pubblico televisivo, queste sono le produzioni che si dimenticano del cinema. Ok, anche troppe parole per questo film. Per riconciliarci con il cinema folle meglio un film di Cronenberg, eXistenZ, Spider (tratto anche questo da un libro di McGrath) o A History of Violence.



Film: Breakfast at Tiffany's di Blake Edwards
Musica: Moon River di Henry Mancini

Be prepared!

lunedì 18 giugno 2007 6:23 AM scritto da Micchan

Quizas, quizas, quizas

sabato 26 maggio 2007 6:10 AM scritto da Micchan

Siempre que te pregunto
Que, cuándo, cómo y dónde
Tú siempre me respondes
Quizás, quizás, quizás

Y así pasan los días
Y yo, desesperando
Y tú, tú contestando
Quizás, quizás, quizás

Estás perdiendo el tiempo
Pensando, pensando
Por lo que más tú quieras
¿Hasta cuándo? ¿Hasta cuándo?

Y así pasan los días
Y yo, desesperando
Y tú, tú contestando
Quizás, quizás, quizás

Estás perdiendo el tiempo
Pensando, pensando
Por lo que más tú quieras
¿Hasta cuándo? ¿Hasta cuándo?

Y así pasan los días
Y yo, desesperando
Y tú, tú contestando
Quizás, quizás, quizás

Film: In the mood for love di Wong Kar Wai
Musica: Siboney di Connie Francis, Romeo and Juliet dei Dire Straits

Jack is back

venerdì 25 maggio 2007 12:15 AM scritto da Micchan



Splendido ritorno quello di Jack Sparrow alias un fenomenale Johnny Depp. I pirati dei Caraibi versione fine del mondo e ritorno torna ed esalta i fasti del primo capitolo dando ampio spazio di gigioneggiamento al nostro Guybrush cinematografico. Gore Verbinski e i suoi sceneggiatori ci portano qua e la per il globo e anche oltre, da Singapore a isole deserte alla sontuosa Baia dei relitti ("che inventiva, i pirati!") a viaggi attraverso il confine del mondo A/R. Il ritmo è sempre sostenuto, solo raramente si avverte la sensazione di un passaggio che forse sarebbe stato bene tra i director's cut piuttosto che nella versione finale. Impeccabile come al solito il lavoro dalla ILM sugli effetti speciali specialmente nella battaglia finale, quasi 30 minuti (!), in cui ogni sorta di artificio pare sia stato usato per ricreare l'imponente maelstorm teatro dello scontro tra l'Olandese volante e La Perla Nera. Il cast, come negli episodi precedenti, risulta sempre all'altezza e mai una scena risulta sopra le righe. Su tutti ovviamente lo scettro spetta a Depp che viene "incoraggiato" nella sua capacità da alcune scene in "solitaria" in cui dialoga delirando con decine di copie di se stesso, da manuale di recitazione.
Il film pur essendo palesemente un prodotto della fucina Bruckeimer, si distingue, per quanto possa farlo un film che si chiama I pirati dei caraibi, proprio per alcune di queste scene e per alcuni dialoghi, dallo standard di intrattenimento puro a cui produttore punta costantemente. Ne risulta una pellicola mai noiosa nei suoi quasi 150 minuti di durata. Si aggiunga anche la colonna sonora che annovera il buon vecchio Hans Zimmer e vede le riproposizioni dei temi della saga composti da Klaus Badelt, e si esce decisamente soddisfatti dalla visione.
Da ricordare la presenza nel cast di Keith Richards a cui lo stesso Depp ha detto di essersi ispirato per la creazione del suo capitano Sparrow, e una scena palese omaggio a Leone con addirittura Morricone in sottofondo.


PS Per chi non sapesse chi è Guybrush Threepwood, prego procurarsi una copia di Monkey Island (1,2,3,4)...


Film: Picnic at Hanging Rock (Picnic ad Hanging Rock) di Peter Weir
Musica: La magnifica colonna sonora composta da Zamfir, su tutti il tema del film, Flute de Pan.

Toshiro

mercoledì 23 maggio 2007 7:55 PM scritto da Micchan

Cannes 2 - Zodiac

7:09 PM scritto da Micchan


David Fincher dimostra di essere sempre un ottimo regista, ce lo ha mostrato in Se7en o Fight Club e nel sottovalutato Panic Room. Il suo ultimo film presentato i primi giorni a Cannes, e in concorso per la Palma d'oro, però non riesce a convincere sin nel profondo. Probabilmente risente del ritmo saltellante dato dalla sceneggiatura , sopratutto nella seconda parte; i personaggi si rincorrono, scompaiono, ricompaiono in un gioco all'inseguimento di un assassino, nemesi americana degli anni sessanta-settanta che tanti libri e film ha già ispirato. Assassino che gioca all'enigmista e che si diverte anche ad attribuirsi degli omicidi per mantenere una qualche visibilità. Tre i personaggi chiave, la cui ossessione per il serial-killer Zodiac rappresenta l'ossatura di un film anch'esso ossessionante e sporco (nel senso buono del termine). Siamo dalle parti di Se7en ma senza l'accoppiata Sommerset e Mills. Qui l'indagine è disintegrata in più venti anni e tre vite. Un giornalista di cronaca nera al Chronicle, impeccabile Robert Downey Jr. - la cosa migliore del film, un detective della omicidi, Mark Ruffalo, diventato icona ispiratrice del caso Scorpio di Callaghan, e un vignettista sempre al Chronicle, un Jake Gyllenhaal bravo ma stavolta al di sotto delle sue possibilità, vengono alternativamente coinvolti e allontanati dagli enigmi di Zodiac e ognuno di loro in qualche modo ne rimane bruciato. La sceneggiatura è solida ma non regge tutto il tempo scivolando talvolta in lungaggini e momenti di stanca francamente inutili. Magistrale come al solito la capacità di Fincher di rappresentare l'abisso degli omicidi e di costruire in chi guarda lo stesso terrore delle vittime, tra le sequenze emozionalmente più riuscite anche quella di una madre angosciata alla ricerca della bimba lanciata tra i rovi per sfuggire all'assassino, e anche una sequenza in una cantina da effetto claustrofobico. Mdp mai invasiva, scontata a volte - poche, sempre a servizio di immagini secche ed essenziali.


Nei giorni scorsi vari eventi a Cannes. La presentazione del, pare ottimo, film dei Cohen (No country for old men) - finalmente! Vedremo di parlarne presto. Anche il nuovo film di Ki Duk pare tornare verso Bin Jip dopo la parentesi non felicissima di Time, e qui aggiungerei esclamazioni di gioia. In ogni caso l'evento migliore dovrebbe essere stata la proiezione di Chacun son cinema, opera multimano (35) composta di 33 spezzoni (ci sono i fratelli Dardenne, amatissimi a Cannes, e i Cohen) di 3 minuti circa rappresentanti la visione personale sul cinema di altrettanti registi. I nomi si sprecano da Moretti a Van Sant passando per Kiarostami, Wong Kar Wai, Angelopoulos, Cronenberg, Jane Campion, Kitano (!!! uno degli episodi migliori, pare), Polanski, Von Trier, Yimou e via così, impossibile nominarli tutti quanti.
L'episodio di Kitano è la storia di un proiezionista imbranato, lo stesso Beat Takeshi, che nella sua incapacità brucia spesso le pellicole (dei suoi film!). Moretti, narcisista come sempre (!), lo seguiamo nei cinema romani in un tour presso vari sale della capitale, in un breve racconto sul cinema. Speriamo di vederlo presto da noi.

Film: Shichinin no samurai, 七人の侍 (I sette samurai) di Kurosawa Akira (e la sua versione Disney, A bug's life)
Musica: Glory box, Portishead

NY

sabato 19 maggio 2007 7:30 AM scritto da Micchan

Oggi solo due foto

Film: Manhattan di Allen
Musica: Rapsodia in Blu, Gershwin


Cannes 2007

venerdì 18 maggio 2007 5:44 AM scritto da Micchan

Si lo so che sono poco costante nella scrittura di questo blog...

Ieri finalmente è cominciato Cannes. Solo leggere la lista dei registi in concorso porta un qualsiasi cinephile al delirio mentale. Riassumiamone alcuni tra quelli che più saltano all'occhio: Wong Kar Wai, Kim Ki Duk (!), Sokurov, Akin, Tarantino, Zviaguintsev, i fratelli Cohen(!), Gus Van Sant, Bela Tarr, Kusturica e Fincher. Ok, ora mi riprendo.
Sicuramente questi saranno i film che seguirò e appena al cinema sarò in prima fila a vedere (spero presto). Interessante anche il Persepolis di Marjane Satrapi. Tutto cio per il concorso ufficiale. Delle sezioni parallele come la Camera d'Or in cui si scoprono spesso notevoli registi, per il momento non ho molte informazioni sui film usciti. Vedremo nei prossimi giorni.

Ieri grande anteprima di My Blueberry Nights, di Wong Kar Wai (apertura di lusso). Penso che dopo Happy together sia il secondo film che WKW ambienta in un set non orientale, e inoltre il primo con attori tutti di madrelingua inglese. La curiosità è tanta e dalle prime impressioni, le prime recensioni, e soprattutto dal trailer che ormai ho consumato, pare di trovarsi di fronte ad atmosfere simili a quelle di In the mood for love miste a quelle di HongKong Express. Nel gioco delle somiglianze la presenza di Norah Jones, cantante di professione come già la splendida Faye Wong in HKE. Ho sentito abomini da parte della stampa americana che gli rimproverava l'assenza dell'esotismo nelle location (che vanno da NY al Nevada alla California - "California Dreaming"?) e a conseguenza di ciò una perdita di incisività nelle immagini: miopia allo stato puro. Come si fa a considerare le location come le uniche entità del cinema di WKW capaci di trascinare e rapire chi guarda...
Il film molto probabilmente uscirà nelle sale italiane a dicembre, e non posso attendere tanto, pensando inoltre allo scempio che faranno con il doppiaggio. Per il momento ci possiamo consolare con il trailer, senza sbrodolarci su ad ogni ralenty per favore...
A domani per i commenti sul film di Fincher, Zodiac, con Jake Gyllenhal.

I'm totally in love with this movie, I just know it

Film del giorno: HongKong Express di WKW.
Song: California Dreaming dei Mamas and the Papas, e ca cover di Dreams cantata da Faye Wong in cinese, entrambe scelte ovvie...

Chi ha detto cartone animato?

mercoledì 25 aprile 2007 7:22 AM scritto da Micchan


Un po di Miyazaki serve sempre... TOTORO!

Jules et Jim

martedì 24 aprile 2007 6:48 AM scritto da Micchan

Oggi non mi sento proprio in forma (mi sto applicando nella dote della sintesi).


Film: mi sento dentro a Jules e Jim di Truffaut. Jeanne Moreau è molto lontana...
Canzone: non ho ascoltato nulla durante il giorno ma mi piacerebbe risentire allo spasimo "Just Like Honey" dei Jesus and Mary Chain, ora provvedo.

Let's start!

venerdì 6 aprile 2007 6:51 AM scritto da Micchan in

こんいちわ!! Konnichiwa!!
Ormai pare non si possa vivere più senza avere un blog. Detto questo finora ho sempre convissuto con me stesso in relativa tranquillità. Ecchimequi.
"Buona sera a tutti, giapponesi e non!"

- Bell'inizio, bravo
- Grazie
- Non c'è di che...