Before sunrise
L'alba all'Angkor Wat
E' ancora notte profondissima. Sono le tre del mattino e comincio a prepararmi nel silenzio della notte cambogiana di Siem Reap. E' il silenzio delle strade sterrate e polverose attorno alla guesthouse nelle quali a quest'ora sonnecchiano i tuk-tuk che durante il giorno sfrecciano incessantemente trasportando turisti e famiglie locali, ora riposano appoggiati ai muri, separati per la notte dalle loro motorette. Solo qualche cane si aggira in cerca di cibo. Ecco, forse ora ha trovato qualcosa.
E' un tipo di silenzio che non sentivo da molto tempo.
E' un tipo di silenzio che non sentivo da molto tempo.
Arriva il driver. Anche il percorso sino ai templi di Angkor la notte acquista un fascino diverso.
L'aria e' gia umida ma l'umido della foresta e' profumato al mattino.
Una curva ed ecco il tempio che spunta appena dall'oscurita'. Le linee si stagliano su un cielo ancora blu petrolio, ma gia' se ne legge l'imponenza.
Giungere sino al luogo preferito per le mie foto nel buio quasi completo per i corridoi e la spianata che lentamente si scopre di fronte e' una sorta di esperienza preparatoria all'alba.
Attendo, ora sono concentrato sulle foto e mi perdo qualche attimo. I colori del cielo cambiano di secondo in secondo mentre sul lago di fronte a noi cominciano a specchiarsi tutti i mille anni di storia di Angkor. E' inutile parlare, poco saggio descrivere troppo.
Un'ora, forse due. Tutte le torri montagna sono risorte un'altra volta. Visnu puo' riprendere a cercare il filtro delll'immortalita' per i corridoi del Wat mentre Rama combatte una delle sue battaglie e centinaia di apsara danzano intorno in silenzio.
Nell'album di Flickr altre foto della Cambogia
Nell'album di Flickr altre foto della Cambogia