清水寺 - Kiyomizudera (Kyoto) Aprile 2010
箱根, 紅葉 (Hakone), Novembre 2010
富士山、江ノ島から (Monte Fuji da Enoshima), Dicembre 2010
日光, 輪王寺 - Rinno-ji (Nikko), Giugno 2010
清水寺 - Kiyomizudera (Kyoto)
Kyoto, giardino del Kinkaku-ji
増上寺 - Zojo-ji
日光, 輪王寺 (Nikko) Rinno-ji
日光(Nikko)

Le nuove leggi contro la Yakuza

domenica 30 ottobre 2011 9:41 AM scritto da Micchan in , ,



Come racconta il Post (prendendo a piene mani da un articolo dell'esperto Jake Adelstein sull'Atlantic) dal primo ottobre sono in vigore una serie di leggi piu' restrittive per la fronteggiare la yakuza, in tutto il Giappone. Difficilmente serviranno ad eliminare una "tradizione" secolare ma certamente sono un'arma in piu' per la polizia. La sostanza e' che chiunque entri in contatto con la yakuza per pagare protezione, un riscatto et similia, non viene piu' considerato vittima ma complice delle attivita' criminali e quindi soggetto a tutto quello che ne consegue.
Nel suo articolo Adelstein riporta le parole di un detective della polizia: "Con le nuove leggi, il prezzo da pagare per aver tratto vantaggio dalla yakuza, tra multe e perdita di reputazione, diventera' molto piu' alto che pagare la yakuza stessa. Incentiva fortemente le aziende a non cooperare o colludere con il crimine organizzato, piu' o meno come aveva fatto la nuova legge sul commercio nel dicembre del 1997, facendo diventare illegale per le grandi compagnie pagare i sokaiya (総会屋), gli estorsori. Dopo che i capi di alcune compagnie furono arrestati insieme ai criminali per riekikyo (利益供与), queste attivita' sono drasticamente diminuite.”. Staremo a vedere.



Nel frattempo la polizia di Tokyo da divulgato le linee guida per spiegare le nuove leggi sotto forma di un cartoon (qui in full size).
東京都暴力団排除条例の概要, Tokyo-to bouryokudan haijyo jourei no gaiyou, Linee guida per il contrasto alle organizzazioni criminali di Tokyo.


Due parole due sulla yakuza, dato che non sono un esperto. Sono organizzazioni criminali nate piu' o meno 300 anni fa e distribuite su tutto il territorio nazionale. Alcune sono piu' forti, con un numero di affiliati attorno ai 50mila, la Yamaguchi-gumi, altre emergenti come una nuova organizzazione del Kyushu. In tutto il Giappone si stima che gli appartenenti alla yakuza ("i perdenti", da ya-ku-za, 8-9-3 che fa 20, una mano perdente in un vecchio gioco d'azzardo) sono circa 90mila. Dal 1991 esiste un registro della polizia che elenca i 22 gruppi riconosciuti.
Sono criminali, e su questo non si discute, ma meno pericolosi, almeno per la popolazione comune (堅気, i katagi, rispettabili) di quando lo siano le organizzazioni in Italia. Almeno sino a qualche anno fa il codice interno impediva ogni attivita' legata allo spaccio di droga, crimini sessuali, rapine, borseggi, etc. Rimangono "accettate" estorsioni, gioco d'azzardo (a occhio tutti i pachinko del Giappone sono in mano alla yakuza), ricatti, prostituzione. Recentemente le nuove organizzazioni sono diventate piu' violente, con sparatorie, rapine a mano armata, assassini, e la polizia ha intensificato la lotta.
Sempre Adelstein riporta una sua chiacchierata con un vecchio boss che gli chiede come mai secondo lui gli Stati Uniti e il Giapppone hanno inasprito cosi' tanto la lotta alla yakuza. Adelstein risponde semplicemente “Goto Tadamasa and Namikawa. Need I say more?” (Goto Tadamasa e Namikawa. Devo aggiungere altro?", GT e N sono due dei boss delle nuove organizzazioni). Il vecchio boss annui' sospirando.

Una delle differenze principali e' che la yakuza lavora alla luce del sole, basta solo dare un occhiata a questo pdf della polizia che fa i punto della situazione riguardo al contrasto della yakuza. Ebbene, nella pagina in cui si descrivono le 22 organizzazioni del Giappone ci sono gli indirizzi degli uffici principali. Come dire, mafia, citofonare al 5o piano.

Da leggere tutti gli interessantissimi articoli di Jake Adelstein, in inglese.

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