清水寺 - Kiyomizudera (Kyoto) Aprile 2010
箱根, 紅葉 (Hakone), Novembre 2010
富士山、江ノ島から (Monte Fuji da Enoshima), Dicembre 2010
日光, 輪王寺 - Rinno-ji (Nikko), Giugno 2010
清水寺 - Kiyomizudera (Kyoto)
Kyoto, giardino del Kinkaku-ji
増上寺 - Zojo-ji
日光, 輪王寺 (Nikko) Rinno-ji
日光(Nikko)

Anatre e central park

domenica 31 gennaio 2010 10:31 PM scritto da Micchan

Dove vanno le anatre di Central Park quando il lago si ghiaccia?


Mah, chi risponderà ora a questa domanda?

I'll be in the bar for the rest of the week...

sabato 30 gennaio 2010 6:16 PM scritto da Micchan in , , , , , ,

Sono solo un pochino in arretrato con i post previsti...
Oggi cerco di recuperare con qualche parola e molte foto di domenica scorsa a 西日暮里(Nishi Nippori). Avendo un appuntamento a Ueno ho deciso di partire da qualche stazione piu' a nord lungo la Yamanote Line (山手線) e di scendere a piedi verso Ueno passeggiando per le strade meno battute. E quindi sono passato per Sendagi e Yanaka dove c'e' un cimitero monumentale per poi riscendere la collina verso il parco.

Cominciamo con 西日暮里 in rigoroso ordine cronologico











Tipico esempio della schizofrenia di Tokyo,


 




Neko shop sulle colline di Yanaka, semplicemente spettacolare. Consiglio di visitare le viuzze di Yanaka perche' sono fenomenali.




 




 








Questa la metto lo stessa anche se per la fretta ho scelto male il fuoco




Ovviamente tutte le foto si trovano qui (Picasa), con qualche aggiunta e anche una immagine del fotografo in un ristorante a Naka-Meguro (中目黒)(preme il pulsante Giacomo).


Questa settimana ho fatto avanti e indietro tra Tsukuba e Roppongi (vedi alla voce conferenza Nvidia) e stanotte stavo pure per rischiare di rimanere fuori a dormire, magari questo lo racconto un'altra volta.
(^_^)'


Film: My Blueberry Nights, Wong KarWai
Musica: Mumford&Sons,  Winter winds

What's in a name...

venerdì 22 gennaio 2010 11:31 PM scritto da Micchan in

L'altro giorno stavamo chiaccherando a pranzo con i miei colleghi e siamo finiti a parlare di nomi. Ci siamo arrivati perchè uno dei miei colleghi ha avuto un bambino (beh, tecnicamente l'ha avuto la moglie ma metonimicamente parlando l'ha avuto anche lui)(erano anni che cercavo di mettere metonimicamente in una frase e ora l'ho pure scritto due volte...).

Ho scoperto due o tre fatti interessanti sulla scelta del nome in Giappone. Prima di tutto c'è chiaramente parecchia più libertà rispetto all'italiano in cui più o meno di nomi sono quelli e a meno che non si sia talmente scemi da chiamarla Chanel (...) non è che i nomi si inventino di sana pianta, cosa che invece ti puoi permettere da queste parti. Perciò magari prendi un pezzo del tuo nome e lo attacchi a qualcos'altro con cui ci sta bene e via così, un incubo se devi mettere daccordo genitori, genitori dei genitori etc etc risalendo l'albero genealogico (ovviamente c'è un limite alla fantasia e mi raccontavano che tempo fa due decelebrati volevano affibbiare un nome che letteralmente si tradurrebbe con "diavolo" ai loro bimbi... e fortunatamente gli fu impedito).
Un'altra possibilità che viene scelta frequentemente è quella di usare il kanji dell'animale dell'anno in corso (quest'anno la tigre 虎, tora), quindi da quest'anno ci saranno parecchi tigri in giro. Qualcuno si lascia anche convincere, oppure è già demente di suo, che il numero dei tratti che comporranno il nome porterà o meno fortuna al bimbo e perciò va dall'aruspice giapponese di turno e si fa raccontare quale sarà il numero magico.
Interessante anche il fatto che loro, ovviamente, non sappiano neanche cosa sia un onomastico perchè, se dio vuole(!), qui il calendario con i santini giorno per giorno non esiste; e infatti quando gli ho parlato della cosa si sono meravigliati che ci siano abbastanza santi da riempire un calendario... ingenui e commoventi... non conoscono la chiesa cattolica.


Mi sono informato un pochino e i nomi più gettonati dell'anno scorso sono sono stati in ordine di preferenze:

男の子 (Bambini)
大翔       Hiroto
翔太       Shouta
連           Ren
颯太       Souta
空           Sora
悠斗       Yuuto
悠真       Yuuma
瑛太       Eita
翔           Shou

女の子 (Bambine)
凛          Rin
さくら     Sakura
陽奈     Hina
結愛     Yua
結菜     Yuna
美羽     Miu
結衣     Yui
葵         Aoi
美優     Miyu
美咲     Misaki


Concludo: a marzo me ne vado a Kyoto per venti giorni, l'ho deciso oggi :)

Kasokukizzu

sabato 16 gennaio 2010 6:11 PM scritto da Micchan in ,


Ovvero: usare un acceleratore di particelle subatomiche in Giappone senza installarlo su un Gundam o un EVA.

L'altro giorno ho scoperto con grande gioia che pure al KEK si pubblica un manga. E' rivolto principalmente ai ragazzi, vedi titolo カソクキッズ.
加速器(Kasokuki) significa acceleratore e quindi il titolo del manga suona più o meno come i ragazzi dell'acceleratore (ovviamente in giapponese si gioca con le parole).
Ancora non riesco a tradurre tutto ma conto di mettere una traduzione (in italiano) in rete. Un buon esercizio.

Ecco il link, ci si arriva anche direttamente dalla pagina principale del KEK, quella in giapponese.

(immagine di proprietà del KEK)

M'illumino di meno

11:48 AM scritto da Micchan in

Risparmio energetico, la campagna di Caterpillar di quest'anno


Lost highways

giovedì 14 gennaio 2010 7:29 PM scritto da Micchan in , ,

Ieri cinque minuti di sano panico alla fine della giornata che rischiava di diventare mooolto lunga e a modo suo memorabile.
Antefatto: ieri è stata la giornata più fredda da quando sono arrivato in Giappone, segnatevelo bene perchè è parte rilevante nella vicenda.

Non prevedendo una giornata così fredda vado sino al KEK in bicicletta. Quei sani quaranta minuti di pedalata al corroborante fresco del mattino... ma quando mai!! Si gelava! Il freddo non era corroborante ma più sul corrosivo direi. In più aggiungiamoci anche un bel vento contrario e non ci siamo fatti mancare nulla. E dire che era la prima volta che prendevo la bici per andare a lavoro, ottima scelta.
La sera prima di rientrare ho la lezione di giapponese, raccolgo in fretta le mie cose in ufficio e andiamo a lezione che finisce verso le sette e mezza. Insomma per farla breve, tra viaggio in bici, passaggio al Kasumi per rifornire il frigo (non è vero, diciamolo, mi sono fermato al Kasumi principalmente perchè c'era l'aria condizionata a palla e ormai erano le mie mani e i piedi a pensare per me), sono arrivato a casa verso le nove.
Il tempo di mettere la bici sul suo trespolo e arriva la tragica scoperta: ho lasciato le chiavi di casa al KEK...
La ricerca affannosa ovviamente non da frutti e quindi mi rassegno a tornare al KEK, prendere le chiavi (sempre che ci sia qualcuno in studio perchè le chiavi di casa stanno insieme a quelle dello studio), tornare indietro. Tempo previsto: almeno un'ora e mezza al gelo. Senza neanche essere certo di trovare le chiavi...
Dopo essere appena partito in bici, lasciando tra l'altro la busta della spesa in un angolo del parcheggio delle bici perchè mica me la potevo portare appresso, vengo travolto da un secondo di lucidità: ho una copia delle chiavi di casa nella borsa, un posto talmente remoto che non mi era venuto in mente prima. Fine gloriosa dei cinque minuti di panico. Rientro in casa e accendo l'aircon a palla... aaaaah...
Ovviamente stamane le chiavi erano paciose sulla scrivania accanto al computer.

E ho pure il portachiavi di Totoro comprato apposta perchè mi accorgessi della mancanza. Tradito da Totoro... ma si può?!?

Parapapapaaaaparapapaaa

11:00 AM scritto da Micchan in ,

Serie "di che ti meravigli e' l'Italia di questi anni..."

Evvvvvabbe' ormai siamo alle comiche finali, le parole in liberta', le iperboli nei paragoni, la perpetrata demenza, o l'idiozia inquietante, solo per uno squallido fine...
Lo stupore per le assurdita' oramai da parecchio tempo si e' fatto da parte, non sono rimaste neanche le "facce basite" (come Boris insegna).

Meno male che ci sono almeno dodicimila chilometri di distanza e posso ignorare il chiacchiericcio isterico di sottofondo.

Sei in Giappone da troppo tempo se...

martedì 12 gennaio 2010 1:13 PM scritto da Micchan in

Articolo del Japan Times.

Mi ritrovo in alcune di queste ma non mi pare di essere da troppo tempo qui, o no?

Alla Lars von Trier

lunedì 11 gennaio 2010 5:06 PM scritto da Micchan in , , , ,

 Ieri giretto per Meguro e Ebisu con meta precisa, Tokyo Metropolitan Museum of Photography.

Prima di arrivare a Tokyo mi sono imbattuto nei festeggiamenti per il 成人の日 (Seijin no hi), cerimonia che si tiene generalmente il secondo lunedi di gennaio ma per un qualche motivo tutti i ventenni erano in giro ieri. Sostanzialmente si da il benvenuto alla società ai ventenni che hanno compiuto gli anni l'anno passato e che ora hanno tutti i diritti (voto, comprare alcolici...).
L'aspetto caratteristico è ben chiaro dalle foto

Nikon D90, Nikkor 18-105mm, 52mm ISO 320 f/6.3 1/160s, click to enlarge



Nikon D90, Nikkor 18-105mm, 58mm ISO 320 f/5.0 1/320s



Nikon D90, Nikkor 18-105mm, 105mm ISO 320 f/5.6 1/250s

Nikon D90, Nikkor 18-105mm, 105mm ISO 320 f/5.6 1/160s

Quindi erano tutti riuniti per una qualche cerimonia ufficiale, sarei voluto rimanere di più ma non avevo molto tempo.

Meguro è un quartiere nella zona sud di Tokyo, poco più a sud di Shibuya sulla Yamanote line.
Niente di particolarmente rilevante salvo che è veramente piacevole passeggiare per il Meguro River.

Nikon D90, Nikkor 18-105mm, 18mm ISO 320 f/9.0 1/320s

Nikon D90, Nikkor 18-105mm, 22mm ISO 200 f/13.0 1/40s

Nikon D90, Nikkor 18-105mm, 105mm ISO 200 f/5.6 1/60s

Nikon D90, Nikkor 18-105mm, 18mm ISO 500 f/5.6 1/125s

La visita al museo di fotografia è stata fantastica. Le mostre attuali al secondo e terzo piano erano rispettivamente di sei fotografi giapponesi contemporanei e di due maestri Kimura e Cartier-Bresson.
La mostra Voyage al secondo piano (Onaka Koji, Momose Toshiya, Ishikawa Naoki, Sawa Hiraki, Dodo Takeshi, Naito Sayuri) aveva alcune foto, soprattutto quelle di Momose Toshiya prese in India, al limite della commozione per la bellezza, artistica e di composizione formale.
Al terzo piano la mostra Ikee Kimura & Henri Cartier-Bresson: Eastern Eye & Western Eye. Ammetto che non conoscevo il fotografo giapponese e che ho scoperto essere amico di Cartier-Bresson. Inutile dire che la serie di foto in mostra era veramente di un altro pianeta, da rimanere incollati ad ogni pezzo per minuti e minuti.


Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/1.8 1/100s

Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/1.8 1/25s


Film: Dogville, Lars von Trier
Musica: House of the rising sun (o una delle infinite cover, dai Pink Floyd, a Bob Dylan)

Life in Japan part I

sabato 9 gennaio 2010 10:45 PM scritto da Micchan in ,

Qualche osservazione a caso su alcuni aspetti della vita quotidiana in Giappone che in Italia a mio parere non avrebbero vita lunga.
Esempio numero uno, i supermercati. Per supermercati intendo proprio i supaamaketto non un konbini qualsiasi come Lawson o i 7eleven. I supermercati, almeno qui a Tsukuba, hanno tutti le casse al centro dell'edificio, un po' come se alla Coop le casse fossero nella zona biscotti. Si entra (non c'è nessun rivelatore nelle entrate o uscite che tra l'altro non sono distinte), si fa la spesa, si paga nelle casse al centro e si esce, nessun percorso obbligato di controllo. Normale. Normalissimo. Funzionerebbe in Italia? Risposta semplice, no.
Esempio numero due, gli autobus (sempre qui a Tsukuba). Entrate e uscite sono separate, si entra da dietro e si esce davanti nella porta accanto al guidatore.Il biglietto si paga dentro l'autobus all'uscita e si paga a seconda della tratta e non del tempo (a differenza della maggior parte dei mezzi in Italia per esempio). Sin qui nulla di particolarmente significativo. Per pagare si buttano le monetine in una macchinetta mangia soldi che però non li conta, come non li conta il guidatore perchè è umanamente impossibile contare una decina di monetine nel giro di una frazione di secondo (e che non vi venga in mente Rain Man perchè allora significa che i guidatori dei bus sono tutti autistici e hanno Tom Cruise come fratello). Insomma per farla breve, ci si fida della buona fede di chi paga il biglietto. Stessa domanda del punto uno, stessa risposta.

Ieri sono andato a farmi una visita per le lenti a contatto perchè altrimenti non le posso acquistare. Che dire, la visita all'ospedale in Lost in translation era una passeggiata... ;)

Oggi pulizie,











Oyasuminasai!

Rakista!

8:32 PM scritto da Micchan in , ,


Buon anno anche dal gruppo di LuckyStar (dal sito dannychoo.com) Kawaii!

Bayonetta

8:27 PM scritto da Micchan in ,


Ovvero come ti riduco un'orda di angeli al silenzio a legnate sugli zebedei...

L'altro giorno (8 gennaio) è uscito Bayonetta, il secondo gioco più atteso ad Akihabara dopo Final Fantasy XIII, almeno a giudicare dalle pubblicità in giro.
Non ho potuto provare il demo perchè ancora per PC non si riesce a trovarlo, solo per PS3 e XBox360, quindi non so dire se promette la stessa frenesia dei video, che se la battono con Devil May Cry.
Rimando alla migliore recensione che ho letto sinora e aggiungo un video.

Kamakura - Full temple immersion

venerdì 8 gennaio 2010 12:18 AM scritto da Micchan in , ,



Il problema principale di scrivere un post su Kamakura è di evitare di diventare una brutta copia di una Lonely. Vediamo che si riesce a fare.
Appena due ore. Bastano meno di due ore per arrivare dalla porta di casa a questo salvadanaio di templi, meta praticamente d'obbligo per l'infognato di Giappone; e infatti eccomi qui per la prima visita di una serie, tanto ho tutto il tempo che voglio e me la prendo con calma che il posto merita.
Solo un'ora prima ero ad Akihabara, ma qui quella Tokyo è veramente lontanissima. La scelta migliore mi pare scendere alla piccola stazione di 北鎌倉(Kita-Kamakura), meno affollata, distante dalle zone più battute, magari meno attrattiva a prima vista. Il dedalo di stradine che si arrampicano sui monti attorno alla cittadina è vagamente ipnotico perchè ti trascina avanti e avanti, risucchia, e come niente fosse ti ritrovi in un bosco in cima alle colline dal quale si intravede quasi tutta Kamakura, giù sino al mare. Per parecchio tempo passeggio senza meta precisa in una splendida solitudine tra le vie che collegano Kita-Kamakura alle zone più frequentate scavalcando le colline. Poi, anche non volendo, ti ci spingono sino al 大仏 (Daibutsu, il grande Buddha) che fa la sua bella figura, non c'è che dire, ma vuoi mettere con un tempio silenzioso nel quale siete in tre compresi i gatti... (gatti giapponesi poi, che sono avanti una cifra, come i bambini).
Sempre seguendo il flusso si arriva anche allo splendido complesso di templi con la dea Kannon, molto mistica, che vale anche solamente per la vista su Kamakura e mare, meno per la moltitudine di gente (posso solo immaginare quante persone c'erano per la fine dell'anno...).









Mi pare di aver dato abbastanza con i posti affollati e perciò scendo verso il mare, sicuramente meno affollato il 30 dicembre...
I surfisti imperano e infatti li vedi passeggiare anche per le stradine attorno alla stazione



Di foto ne avrei scattato una miriade, ma nel blog ne pubblico solo alcune, caso mai rimando a questo link per una selezione.
La prossima volta, probabilmente a primavera, me ne andrò nella zona est ancora meno battuta e poi mi manca anche Enoshima!
Comunque, mi è garbato parecchio, ecco...

Alla prox puntata!

New Year in Tokyo 2010

sabato 2 gennaio 2010 4:56 PM scritto da Micchan in , , , ,


Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/1.8 1/80s (original picture link)

Per la fine dell'anno me ne sono andato a Tokyo tra Shibuya e Harajuku assistendo alla cerimonia più tradizionale giapponese di attesa del nuovo anno in un tempio (il Meiji per la precisione, lo stesso di un post precedente). Occasione buona anche per testare la nuova lente da 35mm molto veloce (1.8) in condizioni di poca luce. Il 30 sono anche andato a Kamakura, ma per la miriade di foto di quel giorno rimando ad un altro post.


La serata è limpida e per questo ancora più gelida ma l'esperienza del capodanno al tempio è stata memorabile (oddio, anche i miei piedi se la ricorderanno per parecchio...).

Partiamo da Shibuya, dove almeno sino alle 10 non pare affatto che stia per scoccare il nuovo anno visto che l'atmosfera è la stessa frenetica di tutti gli altri giorni e comincio d'obbligo con Mr Kitano che troneggiava in una delle vie attorno al crossing

Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 500 f/5.0 1/100s


Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 500 f/4.5 1/80s



Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/4.5 1/80s


Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/4.0 1/60s

A parte più stranieri di quanti di solito ce ne siano (e sono già troppi per i miei gusti) a Shibuya niente di nuovo a poche ore dal 2010, anno della Tigre.

Verso le dieci, prendo la direzione del tempio Meiji, o almeno penso: infatti sbaglio strada e mi accorgo di essere diretto dritto dritto per Ginza... la prima volta che uso il GPS sul telefonino...
Finalmente arrivo a Omotesando dove comincia a raccogliersi la gente. La cosa più divertente erano le bancarelle di roba da mangiare che se almeno una volta si è già stati ad Omotesando e se ne conosce l'atmosfera appaiono un bel contrasto, soprattutto se hanno la boutique di Dior dietro per esempio...
Non chiedetemi che cucinavano, non ne ho alcuna idea e non li ho provati, alcuni sono facilmente decifrabili, su altri facevo fatica a comprendere almeno quello che c'era dentro.


Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/3.5 1/50s

Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/1.8 1/80s

Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/1.8 1/80s

Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/1.8 1/40s

Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/5.0 1/100s

Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/3.5 1/50s

Verso le dieci e mezza decido che è l'ora giusta per il Meiji, e in effetti vista la quantità di gente che è arrivata dopo faccio benissimo e riesco a trovare un posto non troppo lontano dalla cerimonia.
Ci sono lanterne a festa dappertutto e un stretto servizio d'ordine (nel senso letterale della parola, per mettere un po' di ordine nella marea di persone che si riverseranno al tempio).

Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/1.8 1/30s

Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/1.8 1/125s

Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/2.5 1/25s

Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/2.5 1/25s

Non ho foto particolarmente interessanti della cerimonia dato che non ero molto vicino e non essendo alto due metri non avevo una grande visuale, almeno con la macchina.


Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/2.2 1/20s

Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/2.2 1/20s

Festeggiato l'inizio dell'anno nuovo con i tamburi e il lancio delle monetine verso il tempio ci si dirige a prendere dei portafortuna per il nuovo anno dalle miko del tempio ed eventualmente a prendere un おみくじ che sono dei bigliettini estratti a caso che fungono da oracolo, se il responso non è buono si legano ad un filo o ad un albero perchè la cattiva sorte rimanga in "attesa"
Prendo da wikipedia la lista dei possibili responsi
  • Grande benedizione (dai-kichi, 大吉)
  • Moderata benedizione (chū-kichi, 中吉)
  • Piccola benedizione (shō-kichi, 小吉)
  • Benedizione (kichi, 吉)
  • Mezza benedizione (han-kichi, 半吉)
  • Quasi benedizione (sue-kichi, 末吉)
  • Quasi piccola benedizione (sue-shō-kichi, 末小吉)
  • Sfortuna (kyō, 凶)
  • Piccola sfortuna (shō-kyō, 小凶)
  • Mezza sfortuna (han-kyō, 半凶)
  • Quasi sfortuna (sue-kyō, 末凶)
  • Grande sfortuna (dai-kyō, 大凶)


Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/2.8 1/30s


Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 1600 f/3.2 1/40s


Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/3.2 1/40s


Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/3.2 1/40s


Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/2.8 1/30s


Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 1600 f/2.8 1/30s

Infine, visto che era l'anno della tigre avevamo anche il cosplay tigrato:

Nikon D90, Nikkor 35mm, ISO 800 f/3.5 1/50s

Buon anno nuovo!!!!! あけおめー
Prossimo post, Kamakura! Stay tuned!



Film: Mononoke Hime, Miyazaki Hayao
Musica: Intro di Lucky Star