清水寺 - Kiyomizudera (Kyoto) Aprile 2010
箱根, 紅葉 (Hakone), Novembre 2010
富士山、江ノ島から (Monte Fuji da Enoshima), Dicembre 2010
日光, 輪王寺 - Rinno-ji (Nikko), Giugno 2010
清水寺 - Kiyomizudera (Kyoto)
Kyoto, giardino del Kinkaku-ji
増上寺 - Zojo-ji
日光, 輪王寺 (Nikko) Rinno-ji
日光(Nikko)
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Grande Giove!

mercoledì 30 marzo 2011 11:25 PM scritto da Micchan in , ,


Ci sono parecchie decisioni che devono essere prese in queste ore e che determinano i prossimi mesi. Il governo per esempio decide ora come organizzarsi per quest'estate, in che modo risparmiare i 15 GW di energia che pare verranno a mancare.

La mancanza di energia sarà determinante per tanti, dagli sfollati del Tohoku alle persone che vivono al 50mo piano di un grattacielo a Tokyo, ognuno con il suo livello di gravità.

Oggi il direttore del mio gruppo era preoccupato per le sorti delle nuove macchine già acquistate e che sarà impossibile usare (avendo un tetto di 2MW, se chiediamo di usare una macchina da 200KW, la più piccola, ci sputano in un occhio). Si pensa di installarla, per la prima volta, fuori dal KEK e dalla rete sottoposta a limitazioni, forse nel Kansai. Vedremo.
Di certo si risparmierà parecchio in bolletta, tutto riutilizzato nelle riparazioni delle strumentazioni danneggiate soprattutto nel campus J-PARC dove la conta dei danni sarà alta.

Il viale dei ciliegi si appresta a scoppiare in pochi giorni.

Ho trovato una bottiglietta d'acqua in vendita al supermercato... e ieri ho notato che oltre a cup ramen, riso e acqua, negli scaffali vanno a ruba gli assorbenti femminili...

Casa mia nel frattempo si trasforma in un campo minato causa trasferimento e impacchettamento. Ma le robe dell'IKEA le smonto o me le faccio portare così come sono...

Se volete essere aggiornati su quanto succede a Fukushima qui fanno un ottimo lavoro.

Lavorare con lentezza

martedì 29 marzo 2011 3:35 PM scritto da Micchan in , ,

Finche' non ci riorganizziamo e finche' non siamo in grado di utilizzare un po' piu' di corrente, almeno per riavviare i data server, c'e' veramente poco da fare al KEK in questi giorni. La quantita' di dati raccolta e rinchiusa nei server che non possiamo usare e' enorme. Ora come ora li possiamo accendere uno ad uno, controllare che i dati siano integri e passare al successivo. In un paio di settimane la procedura sara' finita e lentamente potremmo cercare di copiare a poco a poco i dati che ci servono e fisicamente portarli a Kyoto per usarli. Un ritorno all'eta' della pietra, ma e' l'unica cosa che possiamo fare.
Per le risorse di calcolo, almeno temporaneamente, chiederemo aiuto ai colleghi sparsi per il mondo e ai loro centri.


Lavoriamo, per quello che si puo', tutti in giubbotto o piumino, sono spuntate anche delle coperte. Non e' un accampamento ma non vorrei che si trasformasse presto. Fuori fa decisamente piu' caldo ma pare si fermi tutto davanti alle finestre.
Approfitto del lavoro ridotto per portare avanti il mio trasferimento a Tokyo contattando le varie compagnie, che hanno anche loro un bel da fare per recuperare la situazione dal terremoto.



Oggi ricominciano le lezioni di giapponese, molto probabilmente saremo in pochissimi, per definizione stranieri. In effetti la popolazione non giapponese a Tsukuba mi pare si sia ridotta parecchio e qui si nota facilmente data la presenza di numerosissimi centri di ricerca internazionali. Ancora per un po' si stara' in pochi.

Ancora e' difficile trovare l'acqua, fortunatamente ne avevo una scorta che puo' durare ancora qualche giorno. I livelli di contaminazione in ogni caso continuano a scendere. La spiegazione dell'aumento dei giorni scorsi puo' essere anche questa dovuta alla pioggia che ha portato sulle vasche degli impianti una notevole quantita' degli isotopi radioattivi che giravano in aria. La quantita' di questi ora continua a scendere. La buona notizia e' che non sono contaminate le sorgenti, altrimenti sarebbe piu' probabile un valore costante.
Gli impianti ora verranno coperti da teloni o useranno elementi attivi per catturare gli agenti contaminanti in caso di pioggia.

Sulle quantita' di plutonio ritrovate nei pressi dei reattori. I livelli sono bassissimi e difficilmente distinguibili dai livelli che "naturalmente" sono presenti nel territorio giapponese che ha visto lo scoppio di una bomba a Nagasaki e ha ricevuto delle quantita' di plutonio anche dai test nucleari di cinesi e russi negli anni settanta.

Qui tutti i dati che vengono raccolti giornalmente sul livello di radiazioni.

Twitter@coppolachan


 "Corrias, corriazzu, ti ricordi? Sono sicuro che ci vedremo ancora tutti assieme, figli, nipoti e forse, chissà, pronipoti, e faremo un grandissimo pranzo con kulurzones e pardulas e zippulas e pippias de zuccuru e figu sigada (non di quei fichi secchi, però, di quella famosa zia Maria di Tadasuni). Credi che a Delio piaceranno i pirichittos e le pippias de zuccuru? Penso di sí e che anche lui dirà di volerne cento case..." (A. Gramsci, Lettere dal Carcere)(G.L.)

Il lavoro

lunedì 28 marzo 2011 1:46 PM scritto da Micchan in , , , ,

Fuori dai palazzi del KEK fa molto silenzio. Tutti i condizionatori sono spenti. Si sente solo la natura intorno visto che siamo circondati dagli alberi. Fa un po' freddo, ma si puo' sopportare coprendosi.
Anche le luci devono rimanere spente, infatti dopo una certa ora si torna tutti a casa. L'unica cosa che possiamo usare e' il PC per cercare di lavorare. Il consumo dell'intero centro non deve superare i 2 MW, che fanno piu' impressione se confrontati con i precedenti 13 MW.

Allo stato attuale e' difficile lavorare, soprattutto per noi che usiamo supercomputer giornalmente per i nostri studi. Ancor piu' difficile, praticamente impossibile, per gli sperimentali che non possono accendere le macchine. L'incertezza su quanto potra' durare questa situazione e' grande. Alle 3 ci sara' una riunione delle alte sfere per decidere come proseguire l'attivita' di ricerca e valutare i danni agli apparati. E' chiaro che come in tutti gli altri comparti economici del Giappone, anche il piu' grosso centro di ricerca in Fisica andra' a rilento per un certo periodo.

帰り - Ritorni

giovedì 24 marzo 2011 12:54 PM scritto da Micchan in , , , , ,

Con oggi finisce la visita all'universita' di Osaka dove ho potuto assaporare il rientro ad una normalita' fatta del mio lavoro di fisico e di discussioni, di gesso.
Al centro di ricerca a Tsukuba hanno riallacciato la corrente a tutti gli edifici del personale e si stanno facendo tutti i controlli del caso, non e' certo come rimettere su il televisore che ti e' caduto in casa.

Osaka e il Kansai sono stati importantissimi nel recuperare lucidita' e pensare con distacco al da farsi, ragionando a mente fredda.
Senza quattro o cinque scosse al giorno che tengono in ogni caso i nervi sotto stress.
Anche se ti fidi ciecamente della capacita' costruttiva dei giapponesi, specialmente della mia casa nella quale praticamente non ho subito alcun danno con la scossa del 3/11.

Da domani rientro a Tsukuba, Ibaraki. Perche' li la vita non ha subito grosse deviazioni e c'e' il mio lavoro. Prenderemo le precauzioni necessarie per l'acqua e le verdure. Al momento mi pare abbastanza semplice evitare le contaminazioni.. In piu' in Ibaraki i livelli per l'acqua sono di gran lunga sotto la norma, almeno dai dati di ieri.

Certo, la centrale sta ancora li, troppo calda per essere normale, ma la voglia di rientro e' maggiore di ogni timore come la voglia di aiutare nelle mie possibilita' il ritorno della vita come era due settimane fa. Non dietro l'angolo, ma si puo' fare.
Sono cambiate molte cose, ho capito varie persone nel bene e nel male, due settimane di Marzo che ancora mi paiono lunghe due mesi.
Dalla settimana prossima comincieranno a sbocciare tutti i sakura... terremoto o no.

IBM BG/L

venerdì 11 febbraio 2011 6:21 PM scritto da Micchan in ,



A fine Gennaio e' stata spenta la macchina BlueGene/L che avevamo al KEK, e ora siamo in attesa che arrivi l'installazione da circa 800 Teraflops di BlueGene/Q verso la fine dell'anno :D

Ognuno di noi ha potuto prendere una schedina, delle circa 10000 di cui era composta la macchina dismessa, che potete vedere in foto (only for geeks).

Hadron Collider - Top 20

domenica 12 dicembre 2010 11:47 AM scritto da Micchan in , ,

Le prime 20 nazioni nella ricerca negli Hadron Collider, da sciencewatch.com.

E qualche immagine dello spostamento del rivelatore Belle, al KEK, dopo 11 anni per upgrade.

Tsukuba - 1

sabato 2 gennaio 2010 4:17 PM scritto da Micchan in , , ,

Tsukuba è la cittadina in cui vivo a meno di un'ora di treno da Tokyo, il comodissimo Tsukuba express verso Akiba (1150円 durante i giorni lavorativi della settimana - io uso la Pasmo card per comodità - e 870 nei we con i biglietti che si possono acquistare al BF1 di DayzTown in centro, che è l'unico posto con le macchinette per i biglietti scontati che conosco al momento).


Aquos Shot ISO 400 f/2.8 1/580s
E' stata costruita essenzialmente come una Science City e infatti sono qui concentrati una marea di centri di ricerca dall'aerospaziale alle scienze dei materiali agli acceleratori del KEK (高エネルギー加速器研究機構, kou enerugi kasokuki kenkyou kikou, High energy accelerator research organization) e una grande università.

Adoro i mille parchi che sono sparsi per tutta la città e circondano università e centri di ricerca e soprattutto la strada che taglia in due tutta Tsukuba da nord a sud completamente libera da auto e ottima per le bici, in questi giorni spoglia perchè anche qui stranamente è inverno. In ogni caso sempre pulita e neanche una foglia rimane per più di qualche ora sola soletta sulla strada senza che nessuno passi e la riporti all'ordine raccogliendola.

Nikon D90, Nikkor AF-S 18-105mm, 18mm ISO 200 f/7.1 1/200s

 
Nikon D90, Nikkor AF-S 18-105mm, 18mm ISO 100 f/5.0 1/200s

 Di parchi, come dicevo, ce ne sono parecchi soprattutto a nord del centro, come quello attorno all'expo center che ha anche uno splendido lago artificiale

Nikon D90, Nikkor AF-S 18-105mm, 18mm ISO 200 f/9.0 1/200s -0.67 comp


Nikon D90, Nikkor AF-S 18-105mm, 50mm ISO 200 f/9.0 1/320s -0.67 comp


Nikon D90, Nikkor AF-S 18-105mm, 18mm ISO 200 f/7.1 1/200s



Nikon D90, Nikkor AF-S 18-105mm, 66mm ISO 200 f/10.0 1/320s


Nikon D90, Nikkor AF-S 18-105mm, 105mm ISO 250 f/8.0 1/60s

Poco più a nord c'è un altro parco molto rilassante e, manco a dirlo, curatissimo

Nikon D90, Nikkor AF-S 18-105mm, 18mm ISO 200 f/10.0 1/250s


Nikon D90, Nikkor AF-S 18-105mm, 18mm ISO 200 f/9.0 1/125s


Nikon D90, Nikkor AF-S 18-105mm, 50mm ISO 200 f/9.0 1/160s


Nikon D90, Nikkor AF-S 18-105mm, 92mm ISO 200 f/5.6 1/60s

In centro c'è un po' di tutto, dai grandi centri commerciali ai vari ristoranti di sushi, tenzushi, okonomiyaki (anche stile Hiroshima), yakitori etc etc e anche qualche grattacielo anche se siamo parecchio lontani dai livello di Tokyo.


Nikon D90, Nikkor AF-S 18-105mm, 24mm ISO 200 f/8.0 1/250s

Essenziale, almeno dal mio punto di vista una bici per muoversi. Io finalmente ho trovato la mia ad un prezzo stracciato per una mountain bike ed eccola qui bella parcheggiata davanti a casa. Pare facile ma ci ho messo due settimane a capire come armeggiare il trabiccolo per metterla al secondo piano del parcheggio (ovviamente numerato, non si parcheggia a caso...)

Nikon D90, Nikkor AF-S 18-105mm, 18mm ISO 200 f/3.5 1/25s

E per la serie "siamo in giappone di che ti meravigli", parcheggi per bici a Tokyo


il mio non è così avanzato, funziona ancora con le mani...

"I wish I could sleep" "Me too"

domenica 1 novembre 2009 10:53 PM scritto da Micchan in , ,

Nuovamente in linea, ma da un'altro continente (mentre ascolto le previsioni del tempo in giapponese, pare che pioverà da qualche parte).
Come sono andati i primi giorni in Giappone?
L'effetto di arrivo a Narita e successivo trasferimento in albergo fa molto Lost in translation. Fortunatamente le procedure di immigrazione e dogana non hanno intoppi (ero preparato a tutto, con mille documenti pronti all'uso) e poi sono fortunato a individuare immediatamente da dove parte l'autobus per l'aeroporto: quindi in meno di un'ora dall'atterraggio sono già in camera e ho già ringraziato in giapponese la signorina che mi ha mostrato la via per la stanza. Bene, pensavo peggio.
A Tsukuba, meta finale e dimora dei prossimi due anni e passa, arrivo dopo un tragitto tortuoso dell'autobus che impiega un'ora e quaranta minuti a fare sessanta chilometri o poco più.
Fortunatamente mi vengono a prendere alla stazione degli autobus perchè non avrei saputo come arrivare al KEK da solo (e anche oggi che mi ero preparato ho sbagliato con le fermate degli autobus).
Il centro è immerso nel verde ma completamente fuori città. La zona più vicina (Hanabatake) è praticamente un villaggio.
Tutti gentili esattamente come ci si attenderebbe dallo stereotipo giapponese. E sempre rimanendo nello stereotipo mi danno subito parecchie cose da fare in un tempo che secondo me è poco, dato che devo anche occuparmi di cose come ufficio immigrazione, banca, casa, senza essere in grado di chiedere un sacchetto di plastica al supermercato (supaamaketto!) se non a gesti.
Il dormitorio dove starò provvisoriamente non disattende al suo nome: è proprio un dormitorio. Stanzina, con bagno (fiuu), in cui non so proprio dove mettere le cose.
E ancora non sono arrivate le scatole...

La sera del primo giorno sono da solo e decido di farmi un giretto intorno al KEK.
Il posto intorno è di una tristura infinita però è strapieno di ristoranti (giappponesi, insieme a due improbabili francese e italiano e l'immancabile MakuDonaruduso).
Sono indeciso se entrare e sfidare la sorte oppure tenermi la fame. Alla fine vince la fame ed entro in un tipicissimo ristorante giapponese che non doveva essere molto caro visto che vi cenavano anche varie famiglie.
Riesco a capire qua e la il menu e anche ad ordinare in uno stentatissimo giapponese (loro non fanno una piega anche se è inutile che mi ripeta per tre volte cosa c'è dentro un piatto se già alla prima non ho capito). In ogni caso ordino tempura e mi arriva una scodella molto piena (per gli standard del mio stomaco che non riesce a finirla) e una miso shiro. Riesco anche ad ordinare con estrema soddisfazione un... bicchiere d'acqua... tutto in giapponese, non male come primo giorno. Per la cronaca un bicchiere d'acqua mi è venuto 210 yen che è più di un quarto del costo della tempura, lascio a voi il divertimento di calcolare il cambio.

(Nel frattempo alla radio sono passati al giappo-inglese di un programma di lezioni di inglese: di giapponese nel mio caso).
Come primo giorno mi basta e torno al dormitorio.
Il fine settimana sono completamente da solo e quindi decido di farmi un giro per il centro di Tsukuba.
La giornata è calda, molto calda e quindi decido di farmela tutta a piedi.
Dico subito che ho camminato per sette ore sette, prima di tornare nel dormitorio.
Il centro è molto lontano a piedi dal KEK. In bici si può fare se il tempo non è veramente orrendo.
Tutta la città di Tsukuba e certamente tutta l'università (intanto siamo passati al portoghese alla radio) sono immersi in un parco interminabile. L'atmosfera è molto rilassata e finalmente si comincia a vedere un po' di gente e tantissime bici perchè ovviamente è tutta zona pedonale.
Il posto mi piace e mi rincuora parecchio rispetto a quello che avevo intravisto nel buio il giorno prima. Un appartamento da queste parti sarebbe perfetto, si può andare in bici sino al KEK attraversando il parco e sfruttando le piste ciclabili onnipresenti (in ogni strada e su entrambi i lati... divino!).
Mi faccio un giro nell'immancabile centro commerciale e quasi mi perdo. Alla fine decido di comprarmi qualcosa da mangiare e lentamente tornare a casa.
Al rientro faccio il mio primo incontro con giapponesi che non siano quelli del gruppo di ricerca. E chi ti vado a incontrare? Non potete immaginare... Un gruppo di sponsor della Bibbia... a me?!? Neanche fingere di non sapere nemmeno una parola di giapponese (che in effetti non mi risulta così difficile) riesce a farli desistere dall'attaccare un bottone infinito, perchè ovviamente trovo degli attivisti giapponesi che sanno pure parlare inglese... E vai con quanto è bella l'Italia e blabla. Siccome sono un po' giapponese dentro, non voglio digli chiaro in faccia che non mi interessa proprio nulla di quello che mi vorrebbero proporre e quindi mi sorbisco alcuni minuti di tiritera, ma poi stringo e vado sul concreto non dicendogli direttamente che sono ateo ma mettendo abbastanza in chiaro che non sono interessato. Non fanno troppi drammi su questo e ci salutiamo, ma vogliono che gli lasci email e nome: per la prima ho gioco facile a dirgli che sono appena arrivato e quindi non ho un indirizzo ancora e poi con una enorme faccia tosta gli lascio un nome falso inventato nel momento esatto che la penna scorreva sul taccuino. Se un certo Carlo Masi esiste e si trova in Giappone probabilmente verrà contattato da fervidi attivisti cattolici per costringerlo ad ascoltarli.
Anche qui come secondo giorno non c'è male.
Per il terzo giorno rimando al prossimo post... Mata ne!

E comunque qui le macchine si fermano subito se ti avvicini alle strisce pedonali... cose mai viste :D
Purtroppo no foto per un po' perchè sono senza apparecchio cattura luce.


Film: Tokyo! di Gondry, Carax, Joon-Ho
Musica: Joe Hisaishi, Travelling Soot (Tonari no Totoro soundtrack)