清水寺 - Kiyomizudera (Kyoto) Aprile 2010
箱根, 紅葉 (Hakone), Novembre 2010
富士山、江ノ島から (Monte Fuji da Enoshima), Dicembre 2010
日光, 輪王寺 - Rinno-ji (Nikko), Giugno 2010
清水寺 - Kiyomizudera (Kyoto)
Kyoto, giardino del Kinkaku-ji
増上寺 - Zojo-ji
日光, 輪王寺 (Nikko) Rinno-ji
日光(Nikko)

Asian movies - 情書「Love letter」 (1995)

martedì 2 agosto 2011 10:59 PM scritto da Micchan in ,

情書, Love Letter (1995) di Shunji Iwai

Cast:
中山美穂 Miho Nakayama
豊川悦司 Etsushi Toyokawa
Bunjaku Han
Katsuyuki Shinohara
Miki Sakai
Takashi Kashiwabara

Memorie.
Si comincia con una lettera spedita in paradiso, ad un indirizzo che non esiste su una superstrada dell'Hokkaido.
Lei, Watanabe Hiroko, da Kobe la spedisce all'indirizzo della casa in cui da bambino viveva il suo Fujii Itsuki, scomparso due anni prima in una spedizione in montagna. Scopre l'indirizzo il giorno della cerimonia di commemorazione per Fujii, leggendo l'annuario dei tempi del liceo nella casa della madre. Lei le racconta che vivevano nell'Hokkaido a quei tempi ma che ora la loro casa aveva fatto il posto ad una strada. Hiroko decide allora di scrivere una lettera, poche righe "元気ですか?私は元気です” "stai bene? io sto bene", per cercare in questo modo di superare il passato e i suoi sentimenti.
E riceve una risposta... da "Itsuki Fujii", una donna con lo stesso nome che conosceva il suo Fujii, e con la quale cominciano a scambiarsi delle lettere.

Nei fogli delle lettere che si spediscono da un lato all'altro del Giappone si svela lentamente la vita di Fujii Itsuki, raccontata a frammenti di ricordi lontani.

Storia delicatissima che si svolge per la maggior parte nel bianco dei paesaggi di Otaru, nell'Hokkaido occidentale, che donano oltretutto alle vicende quella stessa lentezza propria della neve che si posa in terra e quell'atmosfera rarefatta che ben si addice ad un racconto di memorie.

Antitetica nella costruzione al dramma romantico di stile Hollywoodiano, nel quale le vicende sono palesi e ben delineate, qui, trattandosi di una lenta ricostruzione catartica di un puzzle, i sentimenti sono piu' diluiti ma non meno trascinanti.
Non essendo appunto di stampo classico, il classico al quale ci ha abituato molta cinematografia commerciale americana, potrebbe irritare e far storcere il naso a molti riguardo ai ritmi, che invece sono la parte essenziale e caratterizzante del film.

Quando Marcel Proust scrisse "Alla ricerca del tempo perduto" non sapeva quanto sarebbe stato importante per la vita di Itsuki-san.

Splendidamente intimo e personale.

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Anche questo film ha ricevuto parecchi premi, tra il Giappone e qualche rassegna internazionale.

Tra l'altro scopro ora spulciando youtube the 中山美穂, la protagonista, era una specie di cantante negli anni ottanta, primi novanta, un po come Faye Wong, anche se non si puo' veramente sentire. Infinitamente meglio come attrice.

Vari trailer iin sequenza

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