清水寺 - Kiyomizudera (Kyoto) Aprile 2010
箱根, 紅葉 (Hakone), Novembre 2010
富士山、江ノ島から (Monte Fuji da Enoshima), Dicembre 2010
日光, 輪王寺 - Rinno-ji (Nikko), Giugno 2010
清水寺 - Kiyomizudera (Kyoto)
Kyoto, giardino del Kinkaku-ji
増上寺 - Zojo-ji
日光, 輪王寺 (Nikko) Rinno-ji
日光(Nikko)

The day Japan stood still

sabato 12 marzo 2011 5:00 PM scritto da Micchan in , ,

Sono circa le due e quaranta quando sono nello studio del mio capo per discutere di una questione di risorse di calcolo quando cominciano ad oscillare le vetrine delle librerie. Una cosa abbastanza normale, nel senso che ci si e' abituati e si aspetta che termini. Ma invece di terminare si fanno piu' forti, e quindi usciamo sul balcone. Gia due giorni prima c'era stata una scossa parecchio lunga e intensa ma niente di paragonabile a quello che stava succedendo perche' si sentiva e si osservava perfettamente l'oscillazione di parecchi centimetri a destra e sinistra dell'edificio, ed eravamo solo a secondo piano. Quindi, molto lucidamente ma decisamente il piu' in fretta possibile scendiamo giu' per le scale e aspettiamo in cortile che finisca la scossa, che dura per almeno un paio di minuti. Difficile dire con precisione quanto perche' il tempo pare un po' dilatato quando ti accade una cosa del genere.


Tempo cinque minuti tutto l'edificio e' fuori, insieme anche alle persone degli altri edifici intorno. La sensazione non e' tanto di spavento ancor meno di panico, piu' di forte sorpresa perche' per chiunque e' il piu' forte terremoto mai provato.
Le scosse continuano abbastanza intense per l'ora successiva, e gli alberi spogli ne sono un efficace indicatore. Le piu' intense fanno oscillare come fuscelli i pali della luce che paiono di plastica. Alcune delle scosse sono solo nostra immaginazione e si vanno a mischiare con quelle vere. La rete cellulare e' immediatamente fuori uso, molto probabilmente per scelta precisa delle compagnie telefoniche. Pero' la rete funziona e tramite portatili e telefonini si riesce ad avere qualche informazione su quello che sta succedendo.
A circa venti minuti dalla prima scossa arrivano gli annunci che corrente elettrica e acqua sono fuori uso, qui non si capisce se per scelta o perche' sono saltate. Sta di fatto che la corrente non tornera' sino alle 4 del mattino dopo, dopo circa 13 ore.
Io non ho telefono, dimenticato a casa (che tra l'altro avrebbe cominciato a squillare come un pazzo per avvisare del terremoto), e quindi ogni comunicazione mi e' impossibile. Riesco a spedire giusto un paio di tweet per dire che andava tutto bene nonostante la scossa.

Dato che praticamente non c'e' stato alcun danno e neanche l'avvisaglia di qualcosa di vagamente pericoloso l'atmosfera e' piuttosto tranquilla e veniamo invitati a tornare a casa.
Con un passaggio raggiungo il centro per vedere come stanno le cose. Nel tragitto vediamo i semafori oscillare.
Il centro e' in condizioni relativamente tranquille. Nessun danno rilevante, solo nei negozi qualche danno.
L'effetto piu' grosso e' la chiusura della stazione dello Tsukuba Express che costringe molte persone ad una fila interminabile per gli autobus per Tokyo.
La situazione a Tokyo e' proporzionalmente peggiore con tutte le linee di metro e JR ferme per sicurezza.
Anche in questo caso impressiona la compostezza e la diligente attesa di tutti quanti. Durante il giro per il centro commerciale svuotato sento ancora parecchie scosse amplificate dal concerto delle vetrate che vibrano tutte insieme.
Sono passate circa un paio di ore dalla scossa e nei cantieri che erano aperti si riprende a lavorare. Solo i negozi sono chiusi. L'effetto dei centri commerciali completamente vuoti fa molto George Romero...

Quando scende il sole decido di tornare a casa tanto non c'e' molto altro da vedere se non le file per bus e le cabine telefoniche, l'unica speranza per un contatto a distanza.
Il buio si fa piu' buio di quanto mai potessi immaginare. Nel mio quartiere sono tutte case e quindi non ci sono neanche le luci di emergenza dei negozi.
Dalle 6 in poi pare di essere nella notte artica anche perche' comincia a fare freschetto e poi c'e' un silenzio irreale.
Qualcuno dei condomini decide di dormire in auto nel parcheggio. Io mi accontento del mio letto.
Mi metto a guardare un po di anime nella speranza che il tempo passi ma le batterie non durano un granche' (d'ora in poi tutto sempre carico!!!).
Le scosse nel frattempo continuano abbastanza forti, forse perche' nella calma si avvertono ancora meglio, al ritmo di dieci minuti.
(nel frattempo noto che da quasi dieci ore sto seguendo una trasmissione sul terremoto che non ha fatto un secondo di pubblicita...)
La notte e' lunga ogni tanto si sentono delle sirene che passano.
Finalmente alle 4 riattaccano la corrente, non pensavo che l'avrebbero fatto prima di domenica. Riesco a spedire in giro informazioni su quello che sta accadendo dal punto di vista del mio appartamento... e vedo per la prima volta le immagini dello tsunami.
Poi per il resto mi pare di rivivere un altro 11, quando per una giornata intera non si e' fatto altro che guardare e riguardare le stesse immagini.

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Picasa - Terremoto Tsukuba

Scossa di assestamento appena ho acceso la macchina, pochi danni, gente diligentemente in attesa per l'autobus per Tokyo. Tutto molto ordinato.

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