清水寺 - Kiyomizudera (Kyoto) Aprile 2010
箱根, 紅葉 (Hakone), Novembre 2010
富士山、江ノ島から (Monte Fuji da Enoshima), Dicembre 2010
日光, 輪王寺 - Rinno-ji (Nikko), Giugno 2010
清水寺 - Kiyomizudera (Kyoto)
Kyoto, giardino del Kinkaku-ji
増上寺 - Zojo-ji
日光, 輪王寺 (Nikko) Rinno-ji
日光(Nikko)

神の子どもたちはみな踊る Tutti i figli di dio danzano

domenica 20 marzo 2011 2:35 PM scritto da Micchan in , , , ,

Cerchiamo di riassumere lo stato attuale delle cose in Giappone.
E' passata piu' di una settimana dal 3-11, ore 2.46 del pomeriggio quando la grossa scossa, che ho rivisto in qualche filmato stamattina, ha causato lo tsunami devastante per le prefetture del Tohoku.

Ancora la situazione umanitaria non e' risolta perche' le condizioni di alcuni degli sfollati sono critiche. Il freddo e qualche infezione, come riporta MSF, mettono a dura prova la protezione civile che comunque sta agendo in modo capillare. Oggi ho visto che si stanno facendo dei piccoli sopralluoghi nelle case ancora in piedi, piu' che altro per aiutare le persone a recuperare gli oggetti importanti e per cercare di confortarle. Molto commovente la scena di una anziana nella sua casa sconquassata, ma non distrutta, dalle onde e confortata mano nella mano dal tecnico della squadra di soccorso.
In televisione a intervalli regolari si susseguono brevi messaggi video degli sfollati, singole persone o famiglie, che cercano i parenti oppure semplicemente mandano un messaggio per dire che stanno bene.
Gli aiuti alimentari partiti dal Kansai stanno per arrivare, se non lo sono gia,' nel Tohoku. Ogni citta' del Kansai si occupava di spedire gli aiuti in una determinata prefettura per evitare inutili sovrapposizioni, piccola cosa ma che denota la capacita' organizzativa.

Anche le vie di comunicazione sono in fase di ripristino nel nord dell'Honshu. Mi pare che la linea dello Shinkansen per Aomori sia per essere riaperta, cerchero' conferma della notizia. Ovviamente le vie della costa est sono ancora la maggior parte inagibili, rendendo un po' piu' complicate le operazioni.

Putroppo le uniche notizie che ho delle zone piu' colpite arrivano dalla televisione nipponica o dai giornali, non ho notizie dirette. E' ancora l'aspetto piu' critico per la popolazione giapponese (e anche per me).

Capitolo rientro alla normalita' a Tokyo e prefetture intorno (Saitama, Chiba, Kanagawa, Tochigi, Ibaraki). La mancanza di corrente e' sempre meno frequente perche' sia le persone che le aziende stanno consumando sempre meno. Si lavora a condizionatori spenti e luci spente per quanto possibile. Non tutte le linee JR sono ancora funzionanti a pieno ritmo e sono ancora molto frequenti le scene di migliaia di persone in attesa ai gate piu' frequentati come Shinagawa.
Ancora molte lughissime file ai distributori e nei supermercati continua l'accaparramento di cibo e beni essenziali in vari parti del paese, senza reale necessita' in effetti.

copyright Riccardo Parenti@kokeshidesign


Proprio per questi motivi alcune delle compagnie stanno spostando, temporaneamente, gli uffici da Tokyo a Osaka dove la vita scorre tranquillamente senza interruzioni di sorta (Japan Times).
Lo spostamento delle persone da Tokyo c'e' stato, gli stranieri spaventati ne rappresentano una trascurabile frazione, ed infatti gli hotel a Osaka sono praticamente tutti pieni di impiegati spostati per lavoro (Japan Times). In piu' questo e' un weekend lungo.

Il livello di contaminazione dell'acqua riportato sabato scorso dal ministro della Scienza e' di 1.5 becquerel per chilo a Tokyo causato dalla presenza di Iodio-131 (300 becquerel sono il limite legale in Giappone). Mentre nella prefettura di Tochigi si sono riscontrati 77 Bq/kg il piu' alto tra tutte le prefetture. Nel latte di Kawamata, prefettura di Fukushima a 45 km dalla centrale si sono riscontrati valori completamente fuori dalla soglia di tolleranza, 1510 Bq/kg. Le autorita' stanno prontamente informando la popolazione che prendera' le dovute precauzioni. Nel disastro russo il problema fu proprio la mancanza di comunicazione sulle contaminazioni a danneggiare maggiormente le persone.
Il ministero della Scienza e tecnologia del Giappone riporta TUTTI i dati relativi alle radiazioni in tutte le prefetture (English/Japanese). Quelli sull'acqua sono qui (aggiornati al 19 marzo 2011).

Il livello di radioattivita' nell'aria a Tokyo e' quello del fondo naturale. In Ibaraki continua a scendere, nelle zone in cui e' piu' alto sta a circa 800 microSv/h (Kita-Ibaraki). Gia' a Tsukuba i valori sono di circa 150 microSv/h (misure del KEK e dell'AIST)
In questo momento (13.04 ora di Tokyo) i tecnici giapponesi hanno dovuto rilasciare del vapore dal reattore numero 3 per ridurre la pressione. Questo probabilmente fara' aumentare i valori nelle prossime ore, a seconda del vento.

La situazione alla centrale e' lentamente in miglioramento. Reattori 5 e 6, quelli spenti ma con le vasche del combutibile esausto che nei giorni scorsi avevano aumentato la temperatura, ora stanno ritornando a valori normali dopo l'accensione delle pompe con un generatore diesel.
Anche i reattori 1 e 2 si stanno raffreddando. Oggi, domenica, dovrebbero riaccendere la corrente ai reattori 3 e 4 quelli piu' danneggiati. Stanno terminando le operazioni per fare in sicurezza l'allaccio. Il raffreddamento con le autocisterne dei pompieri almeno ha avuto l'effetto di tenere sotto controllo la situazione per qualche tempo, ovviamente la situazione era estrema e non poteva continuare per molto.
Se oggi riescono a cominciare a raffreddare i reattori la situazione si volge per il meglio. Non posso fare altro che seguire le notizie.

I media italiani e non solo trattano ancora la situazione del Giappone in maniera indistinta e eccessivamente allarmistica. Chi e' rimasto e'  "coraggioso", un aggettivo che denota una visione abbastanza catastrofista delle condizioni del Giappone. Non c'e' nulla di coraggioso nell'essere rimasti o di vigliacco nel aver deciso di tornare in Italia. Le storie di chi rimane e chi si muove sono tantissime e personali per sparare giudizi approssimativi. Spesso chi ritorna lo fa maggiormente per tranquillizzare le famiglie che per un effettivo pericolo avvertito. Io per tranquillizzare la ia mi sono spostato a Osaka. Non solo gli italiani si stanno muovendo o stanno lasciando il paese, anche alcuni americani e cinesi qui nell'hotel stanno per prendere un aereo piu' o meno con le stesse motivazioni.

La settimana prossima mi appoggio all'universita' di Osaka tanto il KEK e' ancora spento e verra' riacceso a tappe. Spero veramente di rientrare presto a Tsukuba.
Ci salvera' una rana probabilmente :)

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