Kanto to Kansai
Oggi ci siamo spostati nel Kansai, ad Osaka.
A dimostrare che in Giappone e' piccolo piccolo, specialmente in questi giorni, si incontrano italiani "di Tokyo" un po' dappertutto.
Stamattina l'atmosfera di Tokyo era densa. Calma ma densa. Treni con qualche minuto di ritardo e parecchi display lcd spenti (vedi Shibuya). O gli abitanti ignoravano completamente le notizie oppure erano completamente incoscienti. Non che queste fossero allarmanti da panico generale, ma almeno essere un pochino preoccupati...
Molti, per esperienza diretta, non si spostano da Tokyo perche' devono lavorare. Scusa che allo stato delle cose pare quantomeno fuoriluogo. Ci sono alcune cose che non riusciro' mai a capire.
In Kansai tutto e' perfettamente normale. Tante luci, la cui assenza in questi giorni a Tokyo rendeva la citta' ancora piu' irreale, e facce molto piu' distese. Quindi appena siamo arrivati abbiamo cominciato a respirare.
E' utile rimanere qui per ragionare a mente fredda senza la terra che ti si muove sotto (oggi fortissima scossa nella prefettura di Shizuoka, ovest di Tokyo), e ragionevolmente al riparo da ogni eventualita' legata a Fukushima.
La situazione delle radiazioni provenienti dalla centrale e', nonostante le cose che vengono scritte sui media italiani, abbondantemente sotto la soglia della pericolosita' per il corpo umano. Al KEK stanno prendendo misure continue e, a parte il picco poche ore dopo l'esplosione di stamattina, il livello e' tornato ad abbassarsi. Sopra la media naturale, ma vari ordini di grandezza meno del limite di pericolosita'. Quindi questo aspetto non mi solleva preoccupazione per ora.
Ovviamente la situazione al reattore 2 e' ancora molto critica e per questo abbiamo deciso che e' meglio tenersi ad distanza per ora. Da qui possiamo valutare con calma il da farsi. Per il momento non me la sento di abbandonare il paese. Voglio rimanere in Giappone.
Altra postilla riguardo ai media. Apro a caso un canale di notizie qui e mi trovo una ottima esposizione da parte di tre esperti intervistati dai conduttori del telegiornale che spiegavano in dettaglio che cosa e' una radiazione, come si misura, etc etc insomma il come dove cosa quando perche' con dovizia di particolari, ma senza complicanze inutili per chi segue. Non mi ricordo una cosa del genere nella tv italiana se non invitando i soliti quattro presenzialisti che parlano molto ma dettagliano poco e non fanno realmente capire chi ascolta.
L'ignoranza genera immediatamente il panico, conoscere come stanno le cose e iil significato delle parole aiuta a prendere decisioni.
Twitter@coppolachan
2 commenti flash:
Ecco, pero' se la situa va in merda non ci pensare due volte e torna da queste parti, neh!
steo
lungi da me alimentare il panico, ma se la situa va in merda, i costi dei voli saranno infiniti. tornatene prima, va...
ago.
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