清水寺 - Kiyomizudera (Kyoto) Aprile 2010
箱根, 紅葉 (Hakone), Novembre 2010
富士山、江ノ島から (Monte Fuji da Enoshima), Dicembre 2010
日光, 輪王寺 - Rinno-ji (Nikko), Giugno 2010
清水寺 - Kiyomizudera (Kyoto)
Kyoto, giardino del Kinkaku-ji
増上寺 - Zojo-ji
日光, 輪王寺 (Nikko) Rinno-ji
日光(Nikko)

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domenica 3 luglio 2011 12:49 PM scritto da Micchan in ,

Chiaccherando con amici e amiche mi e' capitato spesso ultimamente di consigliare film delle cinematografia orientale, Cina, Corea e Giappone in particolare. L'ultimo era pure troppo scontato.

Siccome mi e' tornata la voglia di riverderli un po' tutti ho deciso di scrivere anche due righe qui piu' che altro come indicazioni. Ci sono milioni di siti in rete per trovare recensioni e spunti e lo fanno con molta piu' professionalita', questa sara' la mia particolare selezione, nessuna recensione.
Forse inutile sottolinearlo ma e' chiaro che una qualsiasi visione doppiata di uno qualunque di questi film e' un insulto ai film stessi.

Parte 1, Cina
Cominciamo con il mio regista preferito, Wong Kar Wai da Hong Kong. Geniale nelle composizioni delle immagini e soprattutto nell'uso della colonna sonora, il suo capolavoro di arte cinematografica rimane In the mood for Love. Hong Kong, 1960, una storia di distanza nonostante la convivenza nelle mura degli stretti appartamenti della citta'.  Meggie Cheung e Tony Leung, due icone del cinema di WKW, servono perfettamente i loro personaggi, non facili perche' costantemente in sospeso nella tensione verso l'altro. Il tema musicale di Yumeji e' quasi il terzo protagonista della storia.



Il mio film preferito rimane Hong Kong Express per motivi che vanno oltre la qualita' stessa della pellicola, che pur non essendo ai livelli stilistici di ITMFL racconta mervavigliosamente ancora una volta la distanza delle persone, nella Hong Kong degli anni novanta, attorno ad un chiosco di fast food cinese, il Chungking express appunto. Terminato il film non venitemi a dire che non vorreste andare in California. Da rivedere piu' e piu' volte. Takeshi Kaneshiro, giapponese ma impegnato tantissimo in Cina, e' il protagonista della prima parte. Tony Leung e la splendida cantante Faye Wong nella seconda. La cover di Dreams in cinese riesce forse ad essere meglio anche dell'originale dei Cranberries.

Di WKW tutta la cinematografia e' imperdibile, ne parlero' una prossima volta, troppi i film da nominare che occuperebbero da soli tutto il post.
Poi Zhang Yimou (Raise the Red Lantern),  e John Woo (The Killer), ad esempio, sempre un'altra volta.

Parte 2, Corea del Sud
Il cinema coreano negli ultimi decenni si e' sviluppato tantissimo di pari passo con l'economia della penisola.
Il migliore regista rimane a mio parere Kim Ki Duk e il suo miglior film senza dubbio Bin Jip, 3 Iron.
Se ITMFL era un emblema della stilizzazione qui si aggiunge un passo ulteriore. Magari il film non ha lo stesso stile pittorico di WKW ma il cinema di KKD privilegia la storia alla costruzione maniacale dell'immagine. Non significa, questo, che l'immagine non abbia importanza, anzi, l'immagine e' quasi l'unico elemento del film, l'unico mezzo di racconto. Magistrale.
Della trama volutamente non racconto nulla.

Sempre nel privilegio della storia KKD tende ad isolare i suoi personaggi in tutti i film, molto spesso fisicamente, come proprio in 3 Iron, ma anche ne "L'isola" (Seom), "L'arco"(Hwal) oppure in "Primavera estate autunno inverno e ancora primavera". La colonna sonora di Hwal, uno strumento a corda singola, e' una delle cose piu' belle mai sentite nella storia del cinema, come in INMFL.

Poi c'e' ovviamente la trilogia della vendetta di Park Chan Wook.

Parte 3, Giappone
Tralascio per questa volta gli autori piu' noti e ne segnalo alcuni un po' meno, Shinya Tsukamoto, Ryuichi Hiroki e Makoto Shinkai.



Tsukamoto sta a meta' tra il regista horror e lo psicologo. Da vedere senza dubbio "Tetsuo", del quale da poco e' uscito il terzo episodio, "Haze" e soprattutto "A snake of June". Quest'ultimo e' un thriller disturbante essenzialmente sulla forza di una donna. Perfetto il bianco e nero virato al blu che aumenta l'effetto straniante.

Di Hiroki ho visto "Vibrator" e mi appresto a vedere "やわらかい生活、Yawarakai seikatsu" (Una vita soffice, It's only you), alla prossima.

Makoto Shinkai e' l'autore di uno dei piu' bei anime degli ultimi tempi, "秒速5センチメートル" (5 centimetri al secondo). Dal sottotitolo, storia di distanze. Animazioni da lacrime in diretta.

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